Centro Valutazione Ausili

Prima di ogni intervento il terapista/tecnico raccoglie l’anamnesi del paziente, la sua storia personale, familiare e della patologia, tenendo conto degli stati emotivi, abitudini, interessi, obiettivi ed esperienze, tecniche culturali, capacità sociali e altre informazioni del soggetto interessato.

La valutazione inizierà con un colloquio nel quale il terapista/tecnico esplorerà le necessità della persona con disabilità e quella dei familiari che l’assisteranno, attraverso una descrizione dettagliata delle dinamiche quotidiane, delle strategie utilizzate e delle difficoltà incontrate. In questa fase terremo in considerazione diversi aspetti della persona, tra cui;

• fattori clinici: patologia diagnosticata ed eventuali complicanze (lussazioni, fratture, problemi vascolari, problemi da decubito e simili);
• fattori funzionali: le capacità residue, le attività che riesce a svolgere autonomamente e quelle in cui ha bisogno di aiuto (alimentazione, igiene personale, mobilità all’interno ed all’esterno dell’abitazione, comunicazione, vestizione, controllo sfinterico e altre);
• fattori ambientali: dove abita, quali ambienti frequenta (come casa, scuola, centro diurno), problemi di accessibilità (ascensore stretto, rampe di scale, dislivelli e altro).

Con le informazioni raccolte, il terapista/tecnico avrà il quadro generale della persona e delle sue necessità e, in certi casi, sarà già in grado di fornire qualche informazione sul tipo di ausilio che potrebbe essere adatto.

Diversamente, quando le necessità sono molto più complesse, saranno necessarie altre valutazioni più specifiche per poter arrivare alla soluzione adeguata, tra cui anche un confronto con i medici di riferimento che hanno in cura la persona.

La valutazione fisica è il primo passo indispensabile per l’individuazione di un ausilio sul quale la persona dovrà stare seduta durante gran parte della giornata o di cui necessita per camminare o per giocare.
In questa fase vengono rilevate specifiche informazioni come:

• lo stato della pelle, presenza di rossori o piaghe da decubito
• presenza di eventuali deformità
• misurazioni antropometriche
• valutazione della funzionalità articolare e livello di equilibrio
• grado di spasticità.

Il passo seguente sarà quello di effettuare una prova con un ausilio già configurato con i supporti posturali adeguati.

Durante questa prova viene verificato il grado di adeguatezza dello stesso alle necessità dell’utente: ad esempio, se si tratta di un ausilio confortevole, se effettivamente i supporti sono adeguati oppure bisogna modificarli, se l’ausilio è compatibile con le misure dell’abitazione e con quelle degli ambienti frequentati, se gli spostamenti sono agevoli per lui e per la sua famiglia.

Potranno essere effettuate diverse prove finché non saranno individuati tutti i componenti dell’ausilio o tutti gli ausili necessari per la persona. Durante le prove viene fatto uno studio attraverso le immagini (foto, video, etc.) per confrontare i diversi risultati.

In fase di consegna dell’ausilio scelto, il terapista/tecnico effettuerà tutte le regolazioni pertinenti e adattamenti necessari per un adeguato utilizzo dello stesso.

Verranno fornite le informazioni tecniche per il corretto uso quotidiano, come il montaggio e lo smontaggio del sistema posturale, caricamento in macchina, caricamento della batteria, piccole accortezze e interventi di manutenzione ordinaria.

Al momento della consegna la persona e suoi familiari diventeranno perfettamente in grado di gestire in autonomia il presidio fornito.

Terminato l’affiancamento all’uso, viene fissato un appuntamento per rivedere la persona dopo 1 o 2 settimane dalla consegna e dall’utilizzo reale dell’ausilio, in modo da poter effettuare eventuali e ulteriori adattamenti e/o modifiche.

Il nostro lavoro non termina con la consegna dell’ausilio: l’individuazione del giusto ausilio e l’utilizzo di esso da parte dell’utente costituiscono solo l’inizio di un rapporto fondato sull’assistenza, la consulenza e la risoluzione delle problematiche che la persona affronta quotidianamente.

Per questo motivo, dopo la consegna dell’ausilio, il terapista programmerà una serie di incontri cadenzati a 1 mese, a 3 mesi e a 6 mesi, che serviranno ad osservare nel tempo i cambiamenti posturali e fisici della persona, l’impatto dell’ausilio con l’ambiente e la necessità di ulteriori accorgimenti.

Questi incontri serviranno tra l’altro ad adeguare il sistema posturale alle dimensioni antropometriche di un bambino che cresce oppure ad una deformità che cambia nel tempo.

Il nostro supporto sarà costante anche per tutti gli interventi puramente tecnici di cui un presidio può necessitare (come sostituzioni e usura delle parti di ricambio).
Saremo un punto di riferimento per tutto quello di cui avrai bisogno.